Nel periodo primaverile invece la migrazione prende rotte diverse in Nord Italia: invece di atttraversare le Alpi, le Gru seguono la costa ligure, tenendosi le Alpi Marittime e Liguri sul lato sinistro (Arenzano (GE) è il punto migliore per le osservazioni a inizio Marzo) .
Se non vi siete ancora addormentati, ora veniamo ai giorni nostri: fino a inizio novembre le segnalazioni in Piemonte erano quasi nulle. Nella seconda settimana qualche gruppo in migrazione è stata osservata in varie zone ma con numeri non ancora eccezionali (gruppo di 100-150 individui), poi intorno al 13 novembre 2018 qualcosa cambia: iniziano a essere osservati gruppi più grandi (intorno ai 300 individui), fino al weekend del 17-18 novembre: i numeri e le segnalazioni aumentano notevolmente tanto che è difficile fare un stima del totale visto il rischio di riconteggi dei vari gruppi: giù il sabato mattina a San Sebastiano (TO) vengono osservate quasi 2900 gru (GianFranco Alessandria e Franco Carpegna), poi numerosi gruppi un po' ovunque, con il clou di un enorme gruppo filmato da Stefano Deriu a Demonte (CN) verso le 13 di migliaia di individui (qualcuno stima 2000-5000 individui), sicuramente dovuto alla chiusura dei valichi alpini a causa delle nuvole che hanno impedito alle gru di passare in Francia e di 2000 individui nel pomeriggio in vari gruppi a Carignano (TO), osservati da Roberto Ostellino, stesso numero osservato nel pomeriggio anche a Busca (CN) da Maria Paola Girardo (credo probabilmente gli stessi gruppi). Molte foto compaiono su vari Gruppi di Facebook tra cui il mio gruppo "Cranes days" ma anche gruppi non ornitologici dedicati alle Alpi Piemontesi.
Si può quindi stimare un passaggio di almeno 5000 Gru in Piemonte per sabato 17 (per evitare riconteggi, ma mancano anche i conteggi dei numerosi gruppi passati di notte), ai quali si sommano i sicuri 2300 individui osservati la domenica 18 al Borgarino di San Gillio (TO) dagli amici dell' Associazione Naturalistica "le Gru" e un centinaio passati in precedenza per un totale minimo probabile di 2500 individui. Tutti i dati li ho raccolti tra le segnalazioni su Facebook, i portali Aves Piemonte e Ornitho e comunicazione personali (oltre che osservazioni dirette!)
Perciò nel solo weekend del 17-18 novembre 2018 posso dire con ragionevole certezza che almeno 7500 individui sono transitati in Piemonte, numero che però non tiene conto dei passaggi notturni (purtroppo non conteggiabili) e senza considerare gruppi minori con rotta e orari compatibili con quelle di San Sebastiano per evitare riconteggi. Probabilmente quindi almeno 10.000 individui potrebbero essere transitati in soli due giorni sui cieli piemontesi (senza contare i gruppi dei giorni precedenti, dove sono probabilmente transitati altri 2500-3000 individui).
Nei giorni successivi in diverse zone del Piemonte e del Nord Italia sono stati osservati grossi gruppi con direzioni diverse, che potrebbero fare pensare a gruppi in sosta o in procinto di svernare nelle nostre aree.
Un'ultima curiosità: nei giorni 14-15 novembre, un terzetto famigliare di Gru lituane, dotate di GPS è stato segnalato in attraversamento dell'Italia, seguendo la rotta padana classica [ FIG 2 ]. Dopo alcuni giorni, dopo aver superato i Pirenei nei dintorni di Andorra, ha raggiunto i quartieri di svernamente spagnoli intorno a Caceres. Il loro viaggio si può seguire qui https://www.movebank.org/panel_embedded_movebank_webapp (Common crane 2018, Lithuania).
Fig 2: la rotta delle 3 gru lituane (grazie a Arkadiusz Broniarek-Zięba per l'immagine) |
Per finire alcune foto di Gru osservate da casa mia a Rivoli (TO) in questo spettacolare autunno.
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