domenica 2 dicembre 2018

Le osservazioni di NOVEMBRE 2018

Novembre è sempre il mese delle gru! nonostante quest'anno si siano fatte attendere un po' più del solito, alla fine il numero degli individui transitati sono stati eccezionali! Il resoconto della migrazione delle gru lo trovate in questi altri 2 articoli:
http://birdingturin.blogspot.com/2018/12/la-grande-invasione-la-migrazione.html
e
http://birdingturin.blogspot.com/2018/12/la-grande-invasione-la-migrazione_1.html

Per quanto riguarda il resto della migrazione, il maltempo l'ha un po' fatta da padrone e così i giorni di osservazione non sono stati molti.

Il 4 novembre a casa mia a Rivoli (TO) 30 Lucherini in migrazione e la prima GRU solitaria in migrazione solitaria.

Il 7 novembre a Cascina Bremont (Rivoli, TO) 1 Astore e 1 Zigolo muciatto. Passati 132 Colombacci in migrazione in più gruppi (maggiore di 45 individui).
A casa mia a Rivoli (TO) passate 43 GRU nel primo pomeriggio.

Il 12 novembre al Castello di Rivoli (TO) 12 Fringuelli in migrazione.

Il 13 novembre a casa mia a Rivoli (TO) 121 GRU in due gruppi (89+32) nel primo pomeriggio.

Il 14 novembre al Borgarino di San Gillio (TO) con gli amici dell'Associazione Naturalistica "le Gru" durante il Campo Migrazione delle Gru: 4 Frosoni, 1 Astore, 1 Averla maggiore, 85 Colombacci in migrazione, 1 Tottavilla, 1 PELLEGRINO, 2 NIBBI REALI e un bellissimo (lontano) maschio di ALBANELLA REALE.

Il 17 novembre a casa mia a Rivoli (TO) transitate almeno 625 GRU in 9 gruppi durante la giornata (il maggiore di 180 individui). Transitati anche 50 Colombacci in migrazione.

Il 18 novembre a casa mia a Rivoli (TO) ancora GRU: 350 individui in 6 gruppi diversi (il maggiore di 110 individui). Inoltre 1 CICOGNA BIANCA, 52 Gabbiani reali, almeno 12 Cardellini.

Il 21 novembre di nuovo a Cascina Bremont (Rivoli, TO): 1 Tordo bottaccio, almeno 100 Fringuelli, 1 PEPPOLA sentita e 1 Corvo imperiale.

Il 22 novembre al Castello di Rivoli (TO) osservata 1 Cincia bigia.

Il 24 novembre con l'amica Maria Paola Girardo all'Oasi"la Madonnina" di Sant'Albano Stura (CN) osserviamo 1 PORCIGLIONE, 1 GRU in volo, 4 Morette, un centinaio di Colombacci sul fiume Stura in migrazione, 1 Martin pescatore e almeno 200 Alzavole.

Il 28 novembre ancora al Borgarino di San Gillio (TO) con gli amici dell'Associazione Naturalistica "le Gru" durante il Campo Migrazione delle Gru: osservate 75 GRU in migrazione, 1 Pellegrino, 1 Averla maggiore, 4 Corvi imperiali, 1 Astore.

13-11-2018 GRU - Rivoli



14-11-2018 ALBANELLA REALE - Borgarino

14-11-2018 POIANA - Borgarino
14-11-2018 AVERLA MAGGIORE - Borgarino

18-11-2018 CICOGNA BIANCA - Rivoli

18-11-2018 GRU - Rivoli
24-11-2018 PORCIGLIONE - Sant'Albano

24-11-2018 GRU - Sant'Albano


sabato 1 dicembre 2018

La grande invasione - la migrazione autunnale delle Gru 2018 - 2 parte (novembre 2018)

Negli ultimi anni diversi gruppi, forse a causa della migrazione ritardata, non raggiunge i quartieri di svernamento classici ma si ferma anche in Pianura padana, passando l'inverno nelle nostre aree agricole anche con numeri elevati (>3000 ind.).
Nel periodo primaverile invece la migrazione prende rotte diverse in Nord Italia: invece di atttraversare le Alpi, le Gru seguono la costa ligure, tenendosi le Alpi Marittime e Liguri sul lato sinistro (Arenzano (GE) è il punto migliore per le osservazioni a inizio Marzo) .


Se non vi siete ancora addormentati, ora veniamo ai giorni nostri: fino a inizio novembre le segnalazioni in Piemonte erano quasi nulle. Nella seconda settimana qualche gruppo in migrazione è stata osservata in varie zone ma con numeri non ancora eccezionali (gruppo di 100-150 individui), poi intorno al 13 novembre 2018 qualcosa cambia: iniziano a essere osservati gruppi più grandi (intorno ai 300 individui), fino al weekend del 17-18 novembre: i numeri e le segnalazioni aumentano notevolmente tanto che è difficile fare un stima del totale visto il rischio di riconteggi dei vari gruppi: giù il sabato mattina a San Sebastiano (TO) vengono osservate quasi 2900 gru (GianFranco Alessandria e Franco Carpegna), poi numerosi gruppi un po' ovunque, con il clou di un enorme gruppo filmato da Stefano Deriu a Demonte (CN) verso le 13 di migliaia di individui (qualcuno stima 2000-5000 individui), sicuramente dovuto alla chiusura dei valichi alpini a causa delle nuvole che hanno impedito alle gru di passare in Francia e di 2000 individui nel pomeriggio in vari gruppi a Carignano (TO), osservati da Roberto Ostellino, stesso numero osservato nel pomeriggio anche a Busca (CN) da Maria Paola Girardo (credo probabilmente gli stessi gruppi). Molte foto compaiono su vari Gruppi di Facebook tra cui il mio gruppo "Cranes days" ma anche gruppi non ornitologici dedicati alle Alpi Piemontesi.
Si può quindi stimare un passaggio di almeno 5000 Gru in Piemonte per sabato 17 (per evitare riconteggi, ma mancano anche i conteggi dei numerosi gruppi passati di notte), ai quali si sommano i sicuri 2300 individui osservati la domenica 18 al Borgarino di San Gillio (TO) dagli amici dell' Associazione Naturalistica "le Gru" e un centinaio passati in precedenza per un totale minimo probabile di 2500 individui. Tutti i dati li ho raccolti tra le segnalazioni su Facebook, i portali Aves Piemonte e Ornitho e comunicazione personali (oltre che osservazioni dirette!)


Perciò nel solo weekend del 17-18 novembre 2018 posso dire con ragionevole certezza che almeno 7500 individui sono transitati in Piemonte, numero che però non tiene conto dei passaggi notturni (purtroppo non conteggiabili) e senza considerare gruppi minori con rotta e orari compatibili con quelle di San Sebastiano per evitare riconteggi. Probabilmente quindi almeno 10.000 individui potrebbero essere transitati in soli due giorni sui cieli piemontesi (senza contare i gruppi dei giorni precedenti, dove sono probabilmente transitati altri 2500-3000 individui).


Nei giorni successivi in diverse zone del Piemonte e del Nord Italia sono stati osservati grossi gruppi con direzioni diverse, che potrebbero fare pensare a gruppi in sosta o in procinto di svernare nelle nostre aree. 


Un'ultima curiosità: nei giorni 14-15 novembre, un terzetto famigliare di Gru lituane, dotate di GPS è stato segnalato in attraversamento dell'Italia, seguendo la rotta padana classica [ FIG 2 ]. Dopo alcuni giorni, dopo aver superato i Pirenei nei dintorni di Andorra, ha raggiunto i quartieri di svernamente spagnoli intorno a Caceres. Il loro viaggio si può seguire qui https://www.movebank.org/panel_embedded_movebank_webapp (Common crane 2018, Lithuania)


Fig 2: la rotta delle 3 gru lituane (grazie a Arkadiusz Broniarek-Zięba per l'immagine)


Per finire alcune foto di  Gru osservate da casa mia a Rivoli (TO) in questo spettacolare autunno.







La grande invasione - la migrazione autunnale delle Gru 2018 - 1 parte (dati scientifici)

L'autunno 2018 resterà per tutti gli amanti delle Gru (Grus grus) una stagione speciale: all'inizio ci si chiedeva dove fossero finite, viste le scarse osservazioni a fine ottobre e inizio novembre, periodo che negli ultimi anni ha portato numerose osservazioni in Nord Italia principalmente. Ci si domandava se fossero passate tutte durante qualche nottata, oppure se avessero cambiato rotta. In realtà il clima particolare di questo autunno nell'Europa centrorientale (ormai sta diventando un'abitudine negli ultimi anni!) con temperature sempre oltre la media (a volta più calde che in Italia dove invece subivamo pioggia insistente e a tratti torrenziale) ha permesso alle gru di trattenersi più a lungo del solito nei quartieri di stop-over.




7 novembre 2018 Rivoli (TO): gru in transito


Faccio un excursus per chi non conosce a fondo la migrazione della gru (e lascio un po' di pathos per la Grande Invasione :D ). Le gru sono nidificanti in Nord Europa (Russia, Scandinavia, Paesi baltici principalmente), estinte come nidificanti in Italia, dove sono invece Migratrici regolari e Svernanti. Negli ultimi anni (anni 90 circa) si è notato un'espansione della specie in Europa dopo secoli di contrazione numerica e di areale (Brichetti P. &Fracasso G., 2004; Ornitologia Italiana vol.2 - Tetraonidae - Scolopacidae. Alberto Perdisa edizioni, Bologna) e questo ha portato ad un aumento delle osservazioni anche durante i periodi migratori.
In realtà sembra che in passato la gru fosse già conosciuta in Piemonte, questo si evince da alcuni toponimi come ad esempio la città di Grugliasco (TO) che, secondo alcune teorie (anche se manca la certezza) prenderebbe il nome proprio dal nostro trampoliere: e proprio una gru è il simbolo del comune dal 1613 (Fonte: Wikipedia).
L'aumento di osservazioni degli ultimi anni ha portato a vari studi sulla specie di diversi autori (per esempio Toni Mingozzi:
http://www.gpso.it/wp-content/uploads/2015/05/Mingozzi_Grus-grus-in-Italia.pdf?fbclid=IwAR3U8JqxTh9SkJDDaX0KBdU6DBijJXI8ARAhAyLuxSHsRqFVJDJiwtXDo-k )
e alla nascita di alcuni progetti più o meno amatoriali di monitoraggio della migrazione (per es. il Campo della Migrazione delle Gru organizzato al Borgarino di San Gillio (TO) dall'Associazione Naturalistica "le Gru" al quale partecipo da alcuni anni.  Questi monitoraggi ci hanno permesso di capire le principali rotte della specie.


La rotta principale è quella centro europea che passa a Nord delle Alpi, principalmente in Germania e Francia e raggiunge la Spagna passando dal lato più occidentale dei Pirenei  [ FIG 1 ].
La seconda invece è diretta verso Sud e raggiunge il medio oriente e il lato orientale dell'Africa. E le nostre gru?  Una parte di quelle che migrano verso Sud si ferma in realtà ad Hortobagy (e zone limitrofe) in Ungheria dove rimane per alcune settimane finchè i venti gelidi dalla Siberia non li costringono a partire (negli anni passati il periodo era a cavallo di fine ottobre-inizio novembre, negli ultimi anni sembra che il periodo sia più avanti nella stagione intorno a metà novembre). In Italia passano poi su diverse rotte: tendendo a sintetizzare possiamo dire che quelle che attraversano la pianura padana entrano generalmente dal confine friulano-sloveno e poi superano le Alpi piemontesi dalle vallate del cuneese per raggiungere la Spagna dalla parte più orientale dei Pirenei. Altre attraversano l'Adriatico dalla Bosnia per raggiungere il Centro Italia e poi attraversano l'Italia e il Tirreno per raggiungere il Sud della Francia. Un altra rotta passa ancora più a Sud dall'Italia meridionale per raggiungere probabilmente il Nord Africa.



 
FIG 1 : le rotte della gru in Francia (da www.faune-france.org; segnalato dalla pagina FB "Italian Ornitology" )